venerdì 17 aprile 2009

Arpia


C'era una volta
una donna superba
di capricci mai sazia,
di carattere acerba.

Per il dì delle nozze
essa chiese all'amato
il vestito più ricco
fosse stato indossato.

A duemila pavoni
fu strappata la coda
fili d'oro e bottoni
ed un taglio alla moda.

Alla prova dell'abito
volle ancora di più
altri nove piumaggi
scarpe di karibu.

Dalla gente invidiare
ti vuoi far, bimba mia
sposa tu più non sei
pari invece un'arpia.

E perciò fu punita
un ventaccio soffiò
mille piume si alzarono
lei a terra crollò.

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