giovedì 16 aprile 2009

Mermaid, she sang.

EDIMBURGO (Scozia) - C'era una volta, in un paese molto lontano, una donna di nome Susan. Era una donna comune, tanto comune che a tratti svaniva sullo sfondo, come chi si allontana lentamente nella nebbia. Susan era una delle tante persone che nella vita non riescono ad essere altro che comparse: questo perché, alla sua nascita, solo poche Fate si erano presentate alla sua culla. Non la Bellezza, che le avrebbe offerto in dono un corpo sinuoso, un viso delicato e due occhi grandi. Non la Grazia, che le avrebbe infuso eleganza nei movimenti e gentilezza nella favella. Non la Fortuna, che le avrebbe evitato di rimanere disoccupata.

La Fata Giovinezza si era presentata un po' in ritardo, ma essa presenziava sempre a tutte le nascite e il suo dono era caduco: a 47 anni Susan aveva già dimenticato la sua visita.

Solo una Fata aveva fatto capolino alla festa: era una Fata capricciosa, che in molti inseguivano per ottenerne favori, ma che rimaneva spesso irraggiungibile. La Fata aveva osservato quel vuoto attorno alla culla, aveva scorto Giovinezza posarvi una rosa e andarsene e poi più nessuno. Nessun dono per quella bimba in fasce, se non un fiore che sfiorisce in fretta. Il cuore le si era riempito di indignazione: le sue colleghe frequentavano ormai solo una certa Alta Società, un'ambigua fattucchiera che irretiva con giochi di specchi, e i loro doni erano sempre meno generosi.

Pertanto, Meraviglia aveva deciso di far da madrina alla piccola Susan: si era strappata una squama dalla coda di sirena e invocando un potente incantesimo l'aveva conficcata nella gola della bimba. Al momento opportuno, la voce di Susan avrebbe stupito il mondo: quella sarebbe stata la sua bellezza, la sua grazia, la sua fortuna.

Quel momento è arrivato e Susan è emersa dalla nebbia.

(Nell'aprile 2009 Susan Boyle è la rivelazione del Britain's got Talent.)

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